Intervista a Giuseppe La Luppa, consulente aziendale nel settore delle certificazioni di sistemi di gestione
Due parole di presentazione e quando incroci il percorso di Città Solare?
Sono un “giovane” ingegnere siciliano che per lavoro si trova spesso dalle vostre parti. Ho conosciuto la Vostra realtà grazie appunto ad un amico di Porto Viro che mi ha messo in contatto già nel 2014 con Maurizio e da lì si è instaurato un rapporto di fiducia e di collaborazione che prosegue ancora oggi. Mi occupo di consulenza aziendale da un ventina d’anni, e nello specifico del settore delle certificazioni di sistemi di gestione. Maurizio mi ha chiesto di implementare i 2 sistemi che ancora oggi sono in corso di validità:
- Il Sistema di Gestione Ambientale secondo la normativa ISO 14001 del 2015
- Il Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, con la norma ISO 45001 del 2018
Città Solare è certificata per il suo Sistema di Gestione Ambientale (ISO 14001) e per il suo Sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (ISO 45001): perché sono risultati importanti?
Essere certificati secondo le norme internazionali sopra richiamate è un traguardo importante che Città Solare ha raggiunto con una dedizione ed una attenzione che ormai raramente si trova nelle aziende. Ho notato da subito una attenzione ed un impegno che hanno portato ad un risultato immediato raggiungendo le 2 certificazioni con la SMC, ente di certificazione accreditato. La società aveva già un Sistema di Gestione per la Qualità, certificato ISO 9001; questo ha aiutato l’implementazione dei 2 nuovi sistemi ISO 14001 e ISO 45001. Un'organizzazione può trarre numerosi vantaggi dalla certificazione di un Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001, come ad esempio: Riduzione del consumo delle risorse naturali e dell'energia. Conformità alla legislazione ambientale vigente. Prevenzione dell'inquinamento, mentre con la norma UNI ISO 45001 si migliorano le politiche di prevenzione e si ha uno strumento riconosciuto a livello internazionale per contrastare in maniera sempre più efficace infortuni e malattie professionali. Rappresenta quindi un efficace strumento per ottimizzare la gestione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Quali sono le risorse che Città Solare impiega e dovrà impiegare per lo sviluppi dei due Sistemi di Gestione?
Le risorse che l’azienda impiega e dovrà impiegare sono ormai prevalentemente quelle che già vengono utilizzate da qualche anno. Le risorse umane impiegate sono sufficienti per portate avanti il sistema integrato 14001/45001: ogni volta che discuto con un responsabile o con un addetto, noto una attenzione ed una passione che meritano un plauso, perchè difficilmente si incontrano persone così appassionate al loro lavoro.
Quali sono gli spazi di miglioramento e le sfide che Città Solare dovrà affrontare, per valorizzare sempre di più le occasioni offerte dai due sistemi di gestione 14001 e 45001? Un suggerimento…
Credo che in ogni realtà aziendale il miglioramento sia dato dal coinvolgimento delle risorse umane e quindi delle persone che fanno l’azienda. La formazione e la sensibilizzazione del personale credo siano l’aspetto sul quale ogni azienda dovrebbe investire. In merito a questo aspetto, mi ha sempre colpito lo spirito “sociale” che coinvolge le donne e gli uomini che costituiscono l’azienda. Faccio presente che nelle verifiche da parte di un auditor esterno, eseguite in questi anni, non sono mai state rilevate gravi non conformità in merito agli aspetti ambientale e sulla gestione relativa alla sicurezza. La vostra realtà, continuamente in crescita, ha comunque tutte le caratteristiche per mantenere entrambe le certificazioni: continuate cosi!

Maggiordomo di quartiere - Intrecci di comunità
Attivazione dello SPID, pagamento di bollettini, commissioni...piccole incombenze quotidiane che possono diventare grandi ostacoli per anziani, famiglie, stranieri e soggetti fragili. Per fornire supporto e orientamento a diverse tipologie di richieste provenienti dai residenti del rione Crocifisso, è stato attivato il 5 settembre lo sportello del Maggiordomo di Quartiere: due pomeriggi alla settimana, il lunedì e mercoledì, i Maggiordomi saranno disponibili nella Sala Comunitaria del progetto di rigenerazione urbana Qui Padova, per cercare di semplificare la vita quotidiana dei residenti, tessere legami di vicinato e diffondere informazioni utili alla comunità (quali la possibilità di accesso a bonus e agevolazioni o la promozione di iniziative territoriali). Grazie alla collaborazione tra la cooperativa sociale Città So.La.Re, i volontari di Servizio Civile di Fondazione La Casa Onlus nei panni di “Maggiordomi” e il finanziamento della Fondazione Bosch tramite ICLEI Europe, lo sportello del Maggiordomo di Quartiere intende diventare un punto di riferimento e un luogo di ascolto capace di fornire un aiuto concreto in un territorio caratterizzato da un’alta percentuale di anziani soli, parzialmente scollegato dai quartieri confinanti e in cui molte persone vivono in alloggi di edilizia popolare. Città So.La.Re. è da anni attiva nel quartiere e nel 2018 ha inaugurato il progetto di social housing Qui Padova, che comprende 92 appartamenti a canone convenzionato, di cui 8 riservati a nuclei segnalati dal Comune, e diversi servizi: un ristorante (QuiMangio da Giorgio), una struttura ricettiva (Casa a Colori), un centro per l’invecchiamento attivo (Sine Die), una palestra (Q10), un poliambulatorio (Centro Medico San Luca), il CAAF FABI, uno studio associato di psicoterapeuti, le cooperative Nemesi e AltreStrade e le associazioni Libertas Padova e Linfa. Un polo multifunzionale essenziale in un’area priva di piazze o altri luoghi di aggregazione, spesso identificata come quartiere dormitorio, i cui pochi servizi costringono gli abitanti a spostarsi verso zone limitrofe più servite, quali la Guizza o Madonna Pellegrina, come documentato dalle associazioni qui attive e dai Servizi sociali del Comune (Progetto Prisma). Il servizio del Maggiordomo di Quartiere intende anche rafforzare l’identità di rione, agevolando le cosiddette “cortesie di vicinato” e mettendo in connessione richieste e disponibilità provenienti dalla comunità. Tra i servizi proposti (tutti gratuiti): supporto nella compilazione del CV, sportello di ascolto psicologico, consigli per il risparmio energetico, banca del tempo, supporto per piccole commissioni (spesa, ritiro pacchi, ecc.), supporto per pratiche burocratiche e formazione digitale (ad esempio l’attivazione dello SPID).
Green Squares - piazze verdi
Il progetto si propone di rivitalizzare e valorizzare le numerose aree verdi che caratterizzano il territorio nel rione Crocefisso, spesso sottoutilizzate, attraverso diversi eventi e iniziative aperti alla cittadinanza tutta.
La serie di incontri “Ceci n’est pas un picnic” avrà carattere itinerante e ambisce a far scendere i residenti “in piazza”, nel verde, per riscoprire aree che non vengono vissute, grazie a osservazioni astronomiche, incontri di divulgazione, spettacoli teatrali e laboratori, che seguono il fil rouge della sostenibilità e che sono rivolti a un pubblico trasversale di tutte le età.
Il progetto prevede inoltre l’attivazione di un mercatino gratuito di frutta verdura, recuperata dal mercato generale. L’iniziativa risponde a un bisogno della comunità rilevato: nel rione Crocifisso infatti non vi è un mercato rionale e i residenti sono costretti a spostarsi in zone limitrofe per fare i loro acquisti. Al contempo, il mercatino vuole diventare un luogo di aggregazione e di scambio, che contribuisca al rafforzamento della comunità e dei legami tra residenti. Questa redistribuzione promuove inoltre la riduzione dello spreco alimentare e l’economia circolare, rendendo accessibili risorse che sarebbero altrimenti destinate a essere buttate.
L’installazione di arte pubblica partecipata “I citofoni rosa” si basa su un semplice meccanismo: dare la possibilità a chi vuole scambiare due parole o a chiunque voglia essere ascoltato di poter suonare ai citofoni del QuiPadova, funzionando come dispositivo relazionale contro la solitudine.
Le attività del progetto si svolgono in collaborazione con Gli Zii (ASD Quadrato Meticcio), L’Osteria Volante APS, il Gruppo Astrofili di Padova, LIES, MetaArte Associazione Arte & Cultura APS, Antonio Irre e sono finanziate con il contributo del Comune di Padova nell'ambito del progetto "La città delle idee 2022-23".
Gli obiettivi generali del progetto sono:
• favorire la cura condivisa e collettiva del rione per chi lo abita e lo vive;
• rafforzare il senso d’identità e di appartenenza del rione;
• rinsaldare il senso di comunità e i legami tra residenti.
Recooper
RECOOPER è un rilevante progetto di Economia Circolare: con questo marchio Città Solare raccoglie ed avvia a recupero indumenti usati in buono stato, olio alimentare esausto, sughero, cartucce esaurite, contribuendo concretamente agli obiettivi di raccolta differenziata e di riduzione dello spreco: solo per coop CITTA’ SOLARE sono oltre 1.000 le tonnellate di rifiuto raccolte ed avviate annualmente a riuso e recupero e sottratte quindi alle discariche ed alla termovalorizzazione, in applicazione della gerarchia europea del rifiuto.
Il progetto Recooper, nasce nel 2017 dall’impegno delle cooperative sociali La Fraternità e La Piccola Carovana, attive in Emilia; dal 2021 ha esteso anche al Veneto ed alla Romagna le sue attività, con l’ingresso delle cooperative sociali Città Solare di Padova e La Formica di Rimini. Insieme, le cooperative sociali riunite sotto al marchio RECOOPER garantiscono più di 600 posto di lavori di cui quasi 200 a persone in condizione di svantaggio (ex legge 381/91).
Con i suoi proventi, la rete sostiene progetti sociali del proprio territorio: comunità e case di accoglienza, servizi di assistenza per persone con disagio psichico, minori, anziani, famiglie in difficoltà, stranieri e persone che hanno perso il lavoro.
Tutte le cooperative della rete sono in possesso delle certificazioni di qualità ISO 9001, ISO 14001 e ISO 45001, sono iscritte alla White List presso la Prefettura; operano secondo un modello organizzativo e gestionale conforme al D.Lgs 231/01.
DGR 16-21 PSN - Lavori di pubblica utilità
Il progetto prevede il coinvolgimento di cittadini disoccupati di lunga durata, privi di ammortizzatori sociali ed in situazione di disagio abitativo in attività e servizi a favore della comunità locale.
Nell’ultimo decennio è aumentato il numero di disoccupati di lungo periodo, che si rivolgono ai Servizi Sociali del Comune di Ponte San Nicolò con richieste di aiuto nel reinserimento del mercato del lavoro. Le disposizioni di contenimento della diffusione del COVID-19 hanno peggiorato la situazione poichè molte persone, in particolare over 50, che riuscivano a mantenersi tramite lavori precari ed irregolari, si sono visti impediti nello svolgere tali attività.
Si tratta sovente di persone con una rete amicale e parentale scarsa, con rilevanti difficoltà di accesso all’occupazione, che devono affrontare non solo problemi economici, ma anche di isolamento sociale.
Obiettivi
Il progetto vuole superare la logica assistenzialisti e si prefigge in particolare di promuovere l’inclusione sociale di cittadini attraverso il reinserimento nel mercato del lavoro e il recupero un ruolo attivo e di un’identità sociale che consenta una buona percezione di sé. Il progetto coniuga tale reinserimento con interventi di accompagnamento e orientamento nel mondo del lavoro e rafforzamento delle competenze professionali.
Destinatari:
- Residenti o domiciliati nel Comune di Ponte San Nicolò
- Over 30
- Disoccupati di lunga durata
- Non percettori di ammortizzatori sociali e sprovvisti di trattamento pensionistico
- Disoccupati svantaggiati e a rischio di esclusione sociale e povertà.
- Disoccupati iscritti al Centro per l’impiego, alla ricerca di nuova occupazione da più di 12 mesi
- Persone con disabilità, ai sensi della Legge 68/1999 o persone svantaggiate (ai sensi dell’art. 4, c. 1 della Legge n. 381/1991), vittime di violenza o grave sfruttamento, beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria, soggetti presi in carico dai servizi sociali, a prescindere dalla durata della disoccupazione.
Fasi Intervento:
1) Selezione dei beneficiari (sulla scorta dei requisiti individuati dalla Direttiva e nell’Avviso Pubblico che verrà pubblicato nel sito dell’ente per la raccolta delle candidature) e successiva approvazione del verbale con le graduatorie di merito;
2) Attività di orientamento: un incontro individuale di 2 ore di informazione e accoglienza per ciascun beneficiario finalizzato alla stipula della Proposta di Politica Attiva (ORLI) propedeutica all’avvio del progetto;
3) Incontri di orientamento individuale (IAOI): 8 ore per ciascun beneficiario prima della stipula del contratto di lavoro;
4) Lavoro di Pubblica Utilità: 520 ore totali per ciascun beneficiario;
5) Accompagnamento al Lavoro: 6 ore di tutorato e di accompagnamento durante l'esperienza di Lavoro di Pubblica Utilità e 8 ore di ricerca attiva del lavoro individuale (RALI).
Esperienze di lavoro:
a) Attività di abbellimento urbano e rurale;
b) Servizi ambientali e di sviluppo del verde;
c) Custodia e vigilanza di strutture ed impianti sportivi, parchi, luoghi pubblici, centri sociali, centri culturali, luoghi pubblici (cimiteri, attraversamenti pedonali, ecc.);
d) Assistenza e supporto ad anziani, disabili, minori o altre categorie svantaggiate (anche mediante il supporto a quanti usufruiscono del servizio di trasporto comunale a luoghi di cura, terapia e socializzazione);
e) Altri servizi di interesse pubblico, con carattere di straordinarietà e temporaneità.



